Le imprese del settore costruzioni scrivono al Sindaco di Milano

Le imprese del settore costruzioni scrivono al Sindaco di Milano

Le Associazioni di categoria dell’artigianato, tra cui Casartigiani, gli industriali di ANCE-Assimpredil, i sindacati del settore edile, il Movimento Cooperativo e la Compagnia delle Opere, hanno sottoscritto un documento comune dal titolo “Milano chiama Milano – il coraggio di ripartire insieme”. L’intento è quello di far ripartirel’urbanistica nella nostra Città il cui blocco sta mettendo in seria difficoltà operatori, professionisti, lavoratori e cittadini.

Si tratta di un “Appello alla Città dalle sue energie vive per sbloccare il presente e costruire il futuro, per riavviare l’attività degli uffici comunali restituendo certezza ad abitanti, cantieri e occupazione”.

La città – si legge nell’appello – colpita dalle inchieste della magistratura – alle quali i sottoscrittori dell’appello guardano con rispetto e fiducia – rischia di fermarsi e perdere la propria energia civica che nasce dal lavoro, dalla fiducia e dal coraggio e che è da sempre cifra identitaria di Milano e dei milanesi.

Con il documento le organizzazioni sottoscrittrici chiedono: la convocazione di un Tavolo con Amministrazione comunale, Prefettura, Consulta delle professioni e delle imprese della filiera, Organizzazioni sindacali di settore; uno Scudo tecnico legale per le future attività dei tecnici istruttori comunali, volto a tutelare, valorizzare e non disperdere le competenze e professionalità, permettendo la ripresa dell’attività di controllo dei progetti in modo sereno e trasparente; la definizione di uno strumento digitale che mostri in modo trasparente gli stati d’avanzamento, le fasi e i tempi medi di ogni procedimento e un “IMPEGNO PER MILANO“, nella forma di un protocollo condiviso che fissi regole e obiettivi chiari, tempi certi per pareri e titoli, criteri di priorità (edilizia sociale e inclusiva, sicurezza, qualità edilizia, efficienza energetica), monitorato da un Comitato di garanzia con rappresentanti di Comune, filiera dell’Edilizia e Atenei.

Si chiede infine l’attivazione di una “Piattaforma di dialogo permanente”.