02 Nov Evento conclusivo campagna promozione Fondartigianato Lombardia
Si è svolto a Milano lo scorso 30 ottobre il convegno conclusivo della campagna di promozione di Fondartigianato realizzata dall’Articolazione Lombarda dell’Ente nazionale.

L’evento, intitolato “L’opportunità della formazione continua per crescere insieme” ha avuto luogo presso la Torneria Tortona in Via Tortona, 32 a Milano e può essere rivisto tramite il link https://www.youtube.com/watch?v=aGoX-vwKFWs.
Aperto da una relazione del referente per la Lombardia Alessandro Tosti ha visto la partecipazione tra gli altri di Giulio Fossati Segretario Cgil Lombardia intervenuto a nome di Cgil, Cisl E Uil e Mauro Sangalli Segretario Casartigiani in rappresentanza delle organizzazioni datoriali Confartigianato, Cna, Claai e Casartigiani, contributi preceduti dall’intervento di Michela Rusciano, sempre referente di Fondartigianato per la Lombardia. I lavori sono stati conclusi dalla Direttrice Nazionale del Fondo Antonella Pinzauti.
Nella sua introduzione Tosti ha ricordato che l’impianto della formazione continua in Italia nasce con l’indennità di disoccupazione involontaria che risale al 1978, quando con l’art. 25 della legge 845 si va ad integrare dello 0,30% l’aliquota del contributo stesso introdotto nel 1975 con la legge n.160. Successivamente nel 2000 con la legge 388 vengono istituiti i Fondi Interprofessionali per promuovere percorsi formativi e di riqualificazione professionale in un’ottica di competitività e di garanzia dell’occupabilità. Fondartigianato è il primo Fondo autorizzato dal Ministro del Lavoro attraverso un decreto di riconoscimento che risale al 31 ottobre del 2001.
Dal 2003 – ha spiegato Tosti – i datori di lavoro possono chiedere all’Inps di trasferire lo 0,30%, che si riferisce, appunto, all’indennità di disoccupazione involontaria, ad un Fondo interprofessionale.
Fondartigianato nasce per volontà delle parti sociali dell’artigianato ed è figlio della prerogativa che vede l’impresa non come oggetto ma come soggetto. L’impresa come custode di conoscenze che possono essere trasferite a lavoratori dipendenti, soci lavoratori, dirigenti, quadri, impiegati, operai, e collaboratori, come vuole del resto la circolare del Ministero del lavoro del 18 novembre 2000.
“Fondartigianato – si legge nel regolamento il cui aggiornamento è stato approvato con decreto del Dipartimento Per Le Politiche Del Lavoro il 5/12/2024 – realizza e diffonde iniziative di formazione continua all’interno di piani formativi elaborati in sede di dialogo sociale, volte alla valorizzazione delle risorse umane e della loro occupabilità e allo sviluppo dei settori di attività dell’artigianato e delle piccole e medie imprese. Le Parti Sociali ritengono, infatti, che la formazione continua sia il fattore determinante per la crescita delle competenze dei lavoratori e delle lavoratrici e delle loro prospettive professionali, nonché per il miglioramento delle strategie di gestione del cambiamento, innovazione organizzativa dell’azienda e presenza sul mercato“.
Dunque – ha sottolineato Alessandro Tosti – l’impresa è custode di conoscenze che attraverso la formazione continua vengono trasferite a chi lavora nell’impresa attraverso un’azione coordinata i cui strumenti sono offerti da Fondartigianato come Fondo interprofessionale tenuto a promuovere, secondo il dettato della legge 845 del 1978, la formazione continua.
Al di là della dimensione aziendale – ha concluso Tosti – le imprese hanno bisogno di immettere innovazione dall’esterno per quelle funzioni che non sono direttamente legate alla produzione, in particolare per le funzioni tese a migliorare le condizioni ambientali che si riferiscono per esempio: al senso di appartenenza, al miglioramento del clima aziendale. alla consapevolezza del cambiamento quando questo si rende necessario, agli effetti dell’opera di efficientamento nei processi produttivi. Migliorare il clima di lavoro in azienda significa anche trasferire la consapevolezza del valore d’impresa: il rispetto reciproco tra lavoratori, la cura dei beni che appartengono all’azienda, l’acquisizione delle eccellenze, l’attenzione rivolta alla sicurezza. Soprattutto nelle piccole aziende fermare l’azione lavorativa per dedicare ore destinate alla produzione per promuovere altri interventi costa. Per questo il ricorso alla formazione finanziata può essere una risposta, un vantaggio che compensa in parte l’investimento attuato.